Disposofobia – Disturbo da Accumulo compulsivo

Molto spesso si tende ad rivestire di un valore affettivo gli oggetti presenti nelle abitazioni. Questo tipo di atteggiamento comporta la difficoltà nell’organizzare gli spazi e nel liberarsi da oggetti che non sono più utili.

Il disturbo da accumulo compulsivo può anche generare sofferenza nella persona che ne soffre, per questo è importante conoscere questo disturbo psicologico, supportare e non criticare la persona che ne soffre e rivolgersi a specialisti competenti per ricevere le cure più adeguate.

Che cos'è il Disturbo da accumulo compulsivo

Viene etichettato come disturbo caratterizzato dalla difficoltà nel buttare determinati oggetti, indipendentemente dal loro valore, espressione di forte disagio all’idea di separarsene e\o di un intenso bisogno di salvarle.

L’oggetto dell’accumula può essere di qualsiasi tipo:

  • collezione di oggetti di valore;
  • spazzatura;
  • fotografie;
  • capi di abbigliamento;
  • contenitori;
  • cibo;
  • animali.

Molto diffuso è l’accumulo di libri e giornali o, comunque, di materiali che contengono informazioni.

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Ad oggi, il disturbo da accumulo, o Disposofobia, è un disturbo poco conosciuto e con molti aspetti ancora da definire: sia dal punto di vista diagnostico, che dal punto di vista clinico in quanto non sono ancora chiari i meccanismi psicologici che determinano il disturbo.

Quali sono le motivazioni dell’accumulo compulsivo?

Il problema sembra risiedere nel processo di elaborazione delle scelte da compiere: decidere quali oggetti tenere o buttare e come organizzarli comporta ad avere capacità di categorizzazione e di memorizzazione.

Gli accumulatori non selezionano gli oggetti, ma semplicemente li spostano in nuovi mucchi: per esempio nel nuovo mucchio delle cose da vendere al mercatino e nel mucchio delle cose “dopo decido cosa farne”.

Una cosa interessante emersa da alcuni studi è che chi è affetto dal disturbo tali capacità sono invece integre quando devono organizzare oggetti non propri.

Come si manifesta la Disfosopobia

I segnali che facilmente permettono di identificare la presenza del disturbo da accumulo sono essenzialmente 3:

  1. Si tende a conservare un elevato numero di oggetti che appaiono inutili o di scarso valore per la maggioranza delle persone
  2. Il continuo accumulo invade gli spazi vitali e impediscono alla persona di utilizzare gli spazi progettati per l’uso quotidiano.
  3. la presenza di questi oggetti accumulati impediscono le attività̀ di normale routine casalinga come anche spostarsi da una camera all’altra.
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Si noti che non si tratta di collezionismo. La differenza risiede nel fatto che nell’accumulo compulsivo raramente si cerca di mostrare le proprie cose che sono tenute di solito in disordine, al contrario nel collezionismo si tende a mostrare con orgoglio le proprie collezioni che sono tenute in modo ordinato e organizzato.

La Disposofobia si manifesta in diversi tipi di livelli, legati anche in base alle proprie disponibilità economiche: si parte da un accumulo selettivo solo di alcuni oggetti, per arrivare ad avere la casa completamente invasa da oggetti fino a casi in cui vengono affittati addirittura magazzini o storage temporanei in cui depositare gli oggetti.

È un disturbo che si cura?

Esistono sia trattamenti farmacologici che psicologici per la cura del disturbo da accumulo. La terapia più diffusa però, è quella cognitivo – comportamentale.

Le componenti centrali sono: interventi focalizzati sulla motivazione al trattamento e addestramento a capacità come la presa di decisioni o la risoluzione di problemi. Il tutto con lo scopo di addestrare i pazienti ad imparare a sopportare sempre di più la sgradevole sensazione di “eliminare e separarsi da qualcosa di importante”.

Cosa succede quando si sgombera l’appartamento di un accumulatore compulsivo?

Nel caso poi si presenti la necessità di eseguire un trasloco in case abitate da persone affette da disposofobia, è sempre bene contattare una ditta di traslochi qualificata e specializzata che sia in grado di supportare la persona nello sgombero degli spazi, nella riorganizzazione della nuova abitazione e anche nella catalogazione e archiviazione dei beni in maniera estremamente precisa, metodica.

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Processo di pulizia in un appartamento di accumulatori

Una casa in cui ha vissuto un accumulatore seriale può essere così piena di oggetti accatastati che una persona comune potrebbero impiegarci mesi per liberarla e di portare nelle apposite aree di smistamento rifiuto tutto ciò che è superfluo.

Non tutti hanno il tempo da dedicare a questo tipo di operazioni in un luogo in cui ha vissuto un accaparratore, per questo conviene affidarsi ad una ditta specializzata.

APM traslochi: professionisti nel trasloco di appartamenti abitati da accumulatori

In una casa di un accumulatore compulsivo si possono trovare oggetti di ogni tipo. Essendo professionisti dei traslochi, siamo in grado di smaltire qualsiasi tipo di rifiuto.

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