Trasloco, cosa buttare per semplificare le operazioni? Per operare in modo intelligente si possono adottare delle strategie che consentono di facilitare le operazioni. Ecco alcune cose da sapere
Stai per cambiare casa? Ti stai chiedendo come fare un trasloco, cosa buttare per alleggerire il carico da trasportare e hai diversi dubbi? Se sì, sarebbe bene che tenessi a mente alcuni consigli che potrebbero evitare errori molto comuni.
Trasloco, cosa buttare? Attenzione agli sbagli se il tempo è poco
Il peggior nemico è la fretta. Spesso chi deve spostarsi dall’immobile in cui risiede è costretto a farlo in tempi brevi. Inevitabilmente si rischia di fare scelte superficiali, cadendo in errori che sono tipici di chi deve organizzare un trasloco in poco tempo
Sarebbe quasi banale evidenziare la necessità di affidarsi alla pianificazione e all’organizzazione, ma non tutti ne hanno il tempo. Si pensi, ad esempio, a chi sa di dover spostarsi in un’altra città entro pochi giorni. Chiedersi cosa buttare prima di un trasloco rischia di essere un pensiero che aggiunge stress a quello che già si ha di fronte ad un possibile cambiamento di vita. A meno che non si seguano delle linee guida che consentono di evitare scelte errate fatte sotto pressione.
Attenzione al frigorifero prima di un trasloco: no agli sprechi
C’è, ad esempio, una cosa da non fare per etica: produrre sprechi alimentari. Avere un frigorifero pieno a pochi giorni da un trasloco avrebbe poco senso. Il buonsenso consiglierebbe di fare in modo di averlo vuoto il giorno della partenza, organizzandosi in maniera tale da non avere nulla da buttare quando si sta cambiando casa. Anche perché i beni alimentari, soprattutto quelli non più sigillati, sono difficili da trasportare. Lo stesso vale ovviamente per tutti i cibi presenti in altre aree.
Trasloco, cosa buttare quando si trasloca?
Quando si è vicini ad un trasloco, cosa buttare con certezza di non avere rimpianti? Solo quello che consente di ottimizzare in altri aspetti della quotidianità.
- Elettrodomestici malfunzionanti
- Elettrodomestici vetusti o con alti consumi energetici
- Oggetti ingombranti che non si usano più
- Divani troppo usurati e da sostituire
- Materassi troppo vecchi
- Arredi danneggiati e prossimi a non essere più utilizzabili
Occorre precisare che il concetto di “buttare” è solo una semplificazione. Se, ad esempio, si vuole cambiare il frigorifero, è opportuno rivolgersi ad un’azienda specializzata per lo smaltimento. Lo stesso vale per qualsiasi altro oggetto per il quale è prevista una normativa specifica relativa al modo di disfarsene. Operare in modo diverso comporta il rischio di esporsi a sanzioni molto pesanti.
L’importanza di ottimizzare
Un trasloco può finire per essere vissuto come l’occasione di migliorare la dotazione della propria casa. L’obiettivo è anticipare ciò magari da lì a breve sarà un atto dovuto e l’acquisto di un nuovo elettrodomestico ne è un esempio.
Anche perché, in tal modo, si riesce ad ottimizzare le operazioni. Quando, infatti, si acquista un nuovo arredo o elettrodomestico è probabile che il negoziante garantisca un servizio di logistica che lo consegnerà nella nuova casa con tanto di installazione.
Il rischio altrimenti sarebbe di trasportare qualcosa destinato ad essere dismesso e di rimontarlo solo per un lasso di tempo limitato.
Raccogliere piccoli oggetti che non funzionano
Il trasloco può rappresentare anche l’occasione per fare un po’ d’ordine. Tutti in casa hanno un grande numero di caricabatterie, cavi o altri oggetti che non funzionano più. Può essere opportuno raccoglierli e informarsi sul modo corretto di smaltirli. Anche perché non è ipotizzabile che possano avere altre destinazioni.
Quello che a qualcuno sembra superfluo, per altri potrebbe non esserlo
Andando per gradi, l’altro step da considerare è la ricerca del superfluo. Una fase che rappresenta una specie di campo minato, perché chi corre troppo rischia di prendere dei granchi.
Si cerca, cioè, quello che non serve, in maniera tale da avere un pensiero in meno nel trasporto.
Sono in tanti che finiscono per sbarazzarsi di oggetti che sul momento ritengono inutili e privi di significati, salvo poi pentirsene. Ci sono almeno tre casi che confermano questa ipotesi:
- La possibilità che si getti qualche oggetto antico, ma destinato ad acquisire un valore
- La rinuncia a qualcosa che, con il passare del tempo, finirà ad avere un valore affettivo e destinato a finire disperso
- L’eventualità che un parente o un convivente non si ritrovi più qualcosa che, invece, per lui avere aveva valore
Ed è questo uno dei motivi per i quali la soluzione ideale affidarsi ad una ditta di traslochi specializzata. L’intervento di una squadra di traslocatori specializzati, con mezzi adeguati, consente di non rinunciare a nulla.
Trasloco? Forse è meglio non buttare nulla
L’organizzazione del loro lavoro è finalizzata a completare un trasloco in modo da ricreare nella nuova abitazione le stesse condizioni che c’erano in quelle precedente. Non sarà necessario individuare qualcosa da buttare solo perché c’è necessità di recuperare spazio magari su un mezzo di fortuna utilizzato.
Un trasloco professionale costa molto meno di quanto puoi pensare e i vantaggi sono molto più di quelli che ti immagini.
Non ci credi? E allora contattaci per avere un preventivo, scoprirai che conviene davvero e soprattutto non dovrai correre il rischio di rinunciare a qualcosa di cui potrai pentirti.
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